Tutti i miei amici sono morti

Si può scherzare con la Morte? Assolutamente sì!

Recensione

Tutti i mei amici sono morti è un piccolo, geniale libro di Avery Monsen (anche illustratore) e Jory John edito in Italia da Baldini & Castoldi con la traduzione di Stefano Travagli. La quinta di copertina recita: “…il libro divertente più triste ed il libro triste più divertente che mai leggerete”. Basterebbe questo per descrivere le pagine di questo straordinario volumetto.

Si può scherzare con la Morte (la maiuscola è assolutamente voluta) attraverso un piccolo albo illustrato senza scadere nel troppo politicamente scorretto e senza fare storcere il naso a qualche benpensante?

La risposta è un gigantesco: SÌ.

Tutti i personaggi delle varie mini-storie hanno un comune denominatore: la solitudine causata dalla perdita degli amici.

Ci si imbatte così in un dinosauro, un (tenerissimo) anziano, uno zombie ed altre tristi figure che però, ed è qui la genialità di questo piccolo capolavoro di comicità sintetica, ci strappano sorrisi e risate.

I disegni di Monsen sono assolutamente funzionali alla cifra comica, le espressioni dei vari protagonisti sono esilaranti ed allo stesso tempo commoventi. Una lettura consigliatissima per ridere di una condizione che, volenti o nolenti, prima o poi, tutti dobbiamo affrontare.

Di questo libro esiste anche un seguito, “Tutti i miei amici sono ancora morti”, sempre edito da Baldini & Castoldi. Degli stessi autori anche: “I feel relatively neutral about New York” e “Pirate’s log: a handbook for aspiring Swashbucklers”.

Simone Ruscino